17 Maggio 2010
UNA FILIERA AGRICOLA TUTTA PIACENTINA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO

Sarà la prestigiosa Sala degli Arazzi del Collegio Alberoni a fare da corollario all’Assemblea di Coldiretti Piacenza, un momento fondamentale per l’Organizzazione più rappresentativa del territorio e che vedrà la partecipazione del presidente nazionale Sergio Marini.
Un evento interamente dedicato all’agricoltura piacentina, come strumento per lo sviluppo del territorio, sottolinea il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi;  dopo un attento esame dello scenario nazionale e internazionale da parte del professor Canali dell’Università Cattolica di Piacenza, metteremo “sotto i riflettori”, il nostro Progetto per il Paese attraverso un’analisi dei punti di forza e di debolezza dei principali comparti che caratterizzano l’agroalimentare del nostro territorio.
Vogliamo affrontare la vera questione dell’agricoltura; è proprio per questo motivo che allestiremo il tavolo dei falsi e delle speculazioni, per chiarire agli intervenuti la mancanza di potere contrattuale sulla filiera e la necessità di un nuovo patto, con il duplice obiettivo di trasferire intatti i valori della nuova agricoltura ai consumatori e di riposizionare il potere negoziale agricolo rispetto agli altri attori della filiera, per restituire redditività alle imprese.
Il falso made in Italy costa 70 miliardi alle imprese italiane; è necessario quindi riprendere il giusto ruolo che ci spetta, insieme a tutti coloro che condividono il nostro modello agroalimentare identitario, di qualità, dove trasparenza e correttezza sono valori non sostituibili.
Il presidente nazionale Sergio Marini illustrerà le principali tappe realizzate all’interno del progetto per una filiera agricola tutta italiana, anche perché ha concluso Bisi, noi abbiamo fatto della concretezza, della correttezza e della coerenza un dogma del nostro agire, peraltro, riteniamo che questi siano i presupposti per essere compresi sempre e da tutti: dai nostri soci, dalla società e dalla politica. Il nostro è un percorso che non prevede  sorprese, perché tutto comincia da un progetto che è  politico, prima ancora che economico ed imprenditoriale, perché cibo, salute e trasparenza, etica di impresa, ambiente, socialità, territorio, democrazia economica sono temi e comportamenti compresi, ma non compressi nella sola filiera agricola italiana”.
La mattinata sarà moderata dal direttore di Libertà Gaetano Rizzuto.

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