Coldiretti: diverse luci e alcune ombre, gli agricoltori si meritavano di più
Si è conclusa la trattativa fra produttori e industriali per il prezzo del pomodoro relativo alla campagna 2021. Lo comunica Coldiretti Piacenza, dopo che le parti si sono accordate per un prezzo di 92 euro a tonnellata. L’accordo raggiunto, secondo Coldiretti Piacenza, delinea uno scenario di luci e ombre.
«La chiusura della trattativa entro fine febbraio – commenta Ugo Agnelli, presidente di Coldiretti Piacenza – arriva oltre la data fissata dalle parti all’interno dell’Organizzazione Interprofessionale del Nord Italia, con un prezzo in aumento rispetto all’anno precedente». Prezzo che, a parere di Coldiretti, avrebbe dovuto essere più remunerativo per i produttori: «Il prezzo non è all’altezza delle nostre aspettative – afferma Agnelli – in considerazione dell’aumento dei consumi sia interni sia esteri. Viene quindi posto, ancora una volta, il tema della giusta redistribuzione del reddito all’interno della filiera: possiamo senza dubbio affermare che gli agricoltori si meritavano di più».
Positivo, invece – rileva Coldiretti Piacenza – il miglioramento della “scaletta produttiva”, che ha portato per la “base cento” ad un abbassamento del grado brix da 4,90 a 4,85 e che di fatto porta ad un reale aumento di poco più di 1 €/t sul prezzo concordato, arrivando così ad un accordo totale di 93 €/t. Il contratto di fornitura per il pomodoro biologico, invece, prevede un prezzo di 136 €/t.
«Considerate le difficoltà nella raccolta del prodotto che si sono verificate nel 2020 – evidenzia Agnelli – la nostra organizzazione ha sostenuto che fosse indispensabile programmare anche il periodo di trapianto delle piantine e la successiva raccolta del prodotto in modo omogeneo su tutto l’arco della campagna di trasformazione, prevedendo un meccanismo di incentivazione economica per i raccolti tardivi». Nell’accordo raggiunto è stato ulteriormente concordato un premio sul “pomodoro tardivo” che prevede un incremento di 0,75 €./t al giorno sulle consegne dal 12 al 19 settembre e 1 € al giorno dal 20 settembre fino a raggiungere il valore complessivo massimo di 15 €/t.
«Per il futuro – dichiara il presidente Agnelli – non basterà più accordarsi solamente sulle quantità da produrre e da consegnare, ma sarà fondamentale che tutta la filiera sia allineata in un progetto di valorizzazione del pomodoro coltivato in Italia. Oggi – prosegue Agnelli – è indispensabile avere un approccio nuovo, sfruttando appieno le opportunità dei Distretti del Cibo, mettendo insieme imprese, cittadini, associazioni, istituzioni e università per ottenere una migliore collaborazione sulle azioni comuni, finalizzate a organizzare, sostenere, promuovere e valorizzare l’intera filiera che produce e trasforma un prodotto di altissima qualità in un territorio ben definito. Coldiretti sarà sempre pronta a dare il suo contributo per progetti veri, di valore, nell’interesse della filiera e del reddito degli agricoltori».