“È necessario ripartire dalla centralità del territorio, dall’economia reale, caratterizzata da produzioni, da beni, da servizi certi, verificabili, misurabili, frutto di lavoro, di ricerca, di impegno; con queste parole il Presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi sintetizza gli obiettivi della nuova Pac.”
Questo il tema del convegno di giovedì 6 ottobre al Palazzo dell’Agricoltura a Piacenza alle ore 10.00 e che vedrà la presenza di relatori quali il professor Frascarelli dell’Università di Perugia e il professor Canali della Cattolica di Piacenza, impegnati a livello europeo sul tema della Politica Comunitaria.
Il convegno verrà moderato dal direttore di Coldiretti Piacenza Massimo Albano e le conclusioni saranno affidate a Stefano Leporati della Confederazione Nazionale Coldiretti.
“Gli obiettivi della Pac, ribadisce la responsabile Caa di Coldiretti Piacenza Laura Barbieri, devono essere adeguati alle nuove esigenze delle imprese, dei consumatori e dei cittadini europei, valorizzando il ruolo degli agricoltori e di tutti gli operatori della filiera agroalimentare come produttori di alimenti e di ricchezza per l’Unione Europea”. “La Pac prosegue la Barbieri dovrà, sempre di più, porre al centro le imprese agricole e agroalimentari, premiare l’economia reale, promuovere l’innovazione ed il ricambio generazionale ed incentivare la produzione alimentare, anche facendo leva sul valore aggiunto dei territori”.
“Insomma, conclude il presidente Bisi, vogliamo una Pac che tuteli il Made in Italy che valorizzi la capacità dell’agricoltura italiana di produrre qualità, sicurezza alimentare, distintività, legame con il territorio, filiera corta, attenzione ai bisogni e alle aspettative dei consumatori; ma soprattutto una Pac che, nel momento in cui le risorse vanno a calare, premi le imprese e gli imprenditori più professionali, vale a dire quei soggetti che vivono di agricoltura. E’ naturale che, nel momento in cui ci sono meno soldi, togliere risorse a chi vive esclusivamente di agricoltura, significa mettere quell’azienda nelle condizioni di chiudere. In questo momento bisogna fare una scelta forte e destinare le risorse prioritariamente agli agricoltori professionali, a quelli che fanno dell’agricoltura il proprio mestiere principale”.
3 Ottobre 2011
PAC DOPO IL 2013: QUALE SVILUPPO PER L’AGRICOLTURA PIACENTINA