MIELE CINESE: NIENTE INDICAZIONE OGM IN ETICHETTA
Bisi: “Campagna Amica ha dato un’alternativa al consumatore”
“Grave l’approvazione della nuova direttiva europea sull’etichettatura del miele in base alla quale non sarà necessario indicare in etichetta la presenza di polline contaminato OGM, soprattutto alla luce del boom delle importazioni da Paesi a rischio contaminazione, come la Cina che nel 2013 ha segnato un +20% delle spedizioni in Italia.”
Con queste parole il presidente Coldiretti Piacenza Luigi Bisi commenta il provvedimento del Consiglio UE che prevede si l'indicazione in etichetta del Paese o dei Paesi d'origine in cui il miele è stato raccolto, ma che, per quanto riguarda l’eventuale presenza di polline Ogm, sancisce che in etichetta l’informazione debba essere riportata solo se la presenza è superiore allo 0,9%.
“I consumatori dunque devono essere ben consapevoli, prosegue Bisi, che acquistando prodotto estero rischiano di incappare in prodotti contaminati da coltivazioni biotech. Pericolo sempre più reale se si considera che sono 18 i milioni di chili di miele che solo nello scorso anno l’Italia ha importato da stati come Ungheria, Cina ma anche Romania, Argentina e Spagna dove sono permesse queste coltivazioni.”
"Un rischio, aggiunge poi Riccardo Redoglia, produttore di Travo, che il consumatore può evitare leggendo accuratamente l'etichetta del miele che acquista, nella quale deve obbligatoriamente essere indicato il paese di origine, e verificando di comprare effettivamente un prodotto italiano.”
“Ulteriore garanzia, afferma Roberto Pinchetti, presidente dell’Associazione Provinciale Apicoltori Piacentini, arriva inoltre dai vasetti che portano il “Sigillo di qualità del miele piacentino”, che garantisce la provenienza esclusiva da arnie della nostra provincia ed unicamente da flora locale.”
“Campagna Amica, conclude Bisi, ha dato un’alternativa certa e garantita ai consumatori attraverso la creazione della rete e dei mercati gialli dove è possibile acquistare miele e tanti altri prodotti agricoli locali e di origine certificata. Mercati che diventano luoghi di sincerità e trasparenza nei quali instaurare un legame di fiducia con il produttore che “ci mette la faccia” e che garantisce il suo-tuo prodotto, abbattendo le barriere e accorciando le distanze con il consumatore.”
7 Giugno 2014
MIELE CINESE: NIENTE INDICAZIONE OGM IN ETICHETTA