30 Gennaio 2010
LA REGIONE SOSPENDE I PAGAMENTI DEI CONTROLLI SANITARI IN AGRICOLTURA

 Decisiva l’azione di Coldiretti La Regione Emilia Romagna ha sospeso il pagamento della tassa sui controlli igienico- sanitari a carico delle imprese agroalimentari fissati dal decreto legislativo 194 del 2008.
“Coldiretti – dichiara il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi - sin dall’inizio della pubblicazione della normativa, si è battuta per evitare che il balzello pesasse sulle imprese agricole, perché non dava nessuna reale garanzia di sicurezza. Siamo pertanto molto soddisfatti, commenta Bisi, dello stop della Regione; è un passaggio necessario per ridefinire l’applicazione della normativa in termini più adeguati per contenere i costi delle imprese, come già avviene nella maggioranza dei Paesi comunitari ed in altre regioni del nostro Paese.”
Si tratta di un significativo passo avanti in una complessa vicenda protrattasi per oltre sei mesi e che ha creato particolare confusione nel comparto vitivinicolo, in particolar modo quando le aziende si sono viste recapitare richieste di pagamento da parte delle ASL, organi preposti alla riscossione, senza però conoscere la reale motivazione della tariffa a loro carico. Infatti, analizzando nel dettaglio le disposizioni dello stesso decreto, emergeva da subito una scarsa comprensibilità nella sua applicazione, nonostante l’emanazione di una successiva circolare ministeriale che avrebbe dovuto offrire maggiori chiarimenti.
“Coldiretti Emilia Romagna, ricorda Bisi, anche su sollecitazione del nostro ufficio vitivinicolo, si è attivata per trovare una soluzione concreta, portando avanti un dialogo costante con la pubblica amministrazione e con gli organi preposti, verificando, in parallelo, anche l’evolversi della situazione in altre realtà regionali. Così, grazie ai numerosi incontri che si sono succeduti, la nostra Organizzazione ha ottenuto la sospensione dei pagamenti.
Naturalmente, conclude Bisi, auspichiamo che questo possa diventare il primo passo verso la completa esenzione per le imprese agricole, in forza anche di quanto previsto dalla Legge d’Orientamento, che estende l’accezione di attività agricola alle fasi di lavorazione, trasformazione, confezionamento e vendita dei prodotti, una legge voluta da Coldiretti, che esalta le qualità dei prodotti del territorio, quelli a Km zero e che offre ai consumatori un contatto diretto con chi li produce, massima garanzia di trasparenza e rintracciabilità”.

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