5 Giugno 2017
CONVEGNO A BORGONOVO VAL TIDONE

L’innovazione, la tecnologia ma anche la ricerca di materie prime di qualità, la riscoperta del patrimonio enogastronomico del nostro territorio questi i temi del convegno organizzato da Cheftochef emiliaromagnacuochi e Comune di Borgonovo Valtidone in collaborazione con Coldiretti Piacenza si è tenuto domenica 4 giugno 2017 presso il cortile della Rocca Municipale di Borgonovo V.T. in Piazza Garibaldi 18.
“Abbiamo voluto - commenta Marco Crotti presidente di Coldiretti Piacenza - insieme al Consorzio di Bonifica di Piacenza e al Consorzio Terre Padane sostenere questa lodevole iniziativa finalizzata alla valorizzazione delle produzioni agricole del territorio”. Quando si parla di cibo, commenta Coldiretti, dobbiamo pensare alla qualità delle materie prime, al luogo di produzione, alla selezioni delle varietà, al metodo di coltivazione ma nel contempo dobbiamo associarlo al valore etico e sociale che si ripercuote sul territorio. L’agricoltura italiana riscopre le antiche coltivazioni, vecchi semi della tradizione sapientemente custoditi per anni da generazioni di agricoltori ma nel contempo basti pensare all’innovazione e all’agricoltura di precisione, che consentono metodi di produzione accurati, mirati, senza sprechi di consumi idrici ed energetici.
E se la qualità del cibo gioca un ruolo importante per la salute dell’individuo, fondamentale risulta il valore assunto dalla risorsa naturale dell’acqua. “Un elemento indispensabile per le nostre produzioni tipiche – commenta in proposito il presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Fausto Zermani – che proprio dall’acqua traggono la loro essenza e che grazie alla maestria, creatività ed ingegno dell’uomo si trasformano poi in vera e propria arte del cibo. Ricordiamo che l’acqua è una sorta di denominatore comune per le materie prime alla base dei nostri prodotti, un bene prezioso ma non infinito e per questo ha un bisogno costante di cure, attenzioni, innovazioni strategiche”.
“L’omologazione e la standardizzazione delle produzioni a livello internazionale mettono a rischio il patrimonio alimentare, culturale e ambientale del Made in Italy – commenta Luigi Bisi presidente del Consorzio Terre Padane - ma anche un attacco alla biodiversità e al valore indotto di tutto il comparto”.
“Il Consorzio – continua Bisi – rappresenta l’unica realtà che assicura la tracciabilità di filiera, dai semi certificati alla consegna ai mulini, portatore di innovazione e con assistenza tecnica qualificata per garantire i prodotti della tradizione, patrimonio culturale della nostra terra”.
La riscoperta di grani antichi in collaborazione con SIS (Società Italiana Sementi), come il grano Senatore Cappelli coltivato anche a Piacenza – sottolinea Coldiretti – non è solo un fenomeno di costume ma ha obiettivi ambientali, risvolti economici e sono una risposta alla globalizzazione e ai mercati.
La filiera del biologico del Consorzio Terre Padane che si sta diffondendo sul territorio, sono l’emblema di come la sostenibilità economica passi per la conoscenza tecnica approfondita.
Per l’occasione sono stati esposti varietà antiche, biologiche di cereali e farine, tra cui il grano Senatore Cappelli.
Dopo il saluto del Sindaco Pietro Mazzocchi, sono intervenuti la chef Isa Mazzocchi, Davide Cassi Future Cooking Lab – Università di Parma, Silvana Chiesa dell’Università di Parma, Marco Crotti presidente di Coldiretti Piacenza, Sabrina Dallagiovanna del Molino Dallagiovanna, gli chef ospiti della Festamercato.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Approfondisci

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi