21 Febbraio 2010
COLDIRETTI: UN PROGETTO PER IL PAESE CHE SI INCARDINA NEL TERRITORIO

Si sono conclusi con una pianificazione dettagliata per il nuovo anno, gli incontri sindacali organizzati da Coldiretti Piacenza, in cui ai presidenti di sezione, coordinati dai funzionari è spettato  il compito di illustrare il progetto per “una filiera agricola tutta italiana”, aprendo, quindi, un confronto costruttivo e concreto con la base associativa, sulle importanti tematiche che l’Organizzazione porta avanti per il futuro di tutto il comparto agro-alimentare.
Il primo appuntamento significativo, messo a calendario, sarà la costituzione della sezione provinciale di Unci-Coldiretti, previsto per il mese di marzo.
“Quando una grande organizzazione come Coldiretti si assume il compito di realizzare un progetto per l’intero paese, e nel contempo tutelare gli interessi delle aziende agricole,  sottolinea il presidente provinciale Luigi Bisi, il primo fondamentale compito, per dare seguito concreto, e non di semplice enunciato, è quello di condividere con la base associativea e raccoglierne i suggerimenti, facendo emergere anche al proprio interno, quelle sinergie capaci di renderla sempre più, com’è stato a più  ribadito, “impresa tra le imprese.” Fulcro del programma, in questo particolare stadio di realizzazione, sono, prima di tutto, i dirigenti, coloro che, quotidianamente, “vivono il territorio”, nelle problematiche sociali, commerciali, economiche, soprattutto in un momento di acuta crisi, in cui l’agricoltura soffre per costi di produzione elevati, per le eclatanti disparità nei ricavi all’interno della filiera e per le difficoltà di accesso al credito, cui si aggiungono quelle peculiari di ogni singolo territorio, in particolare collina e montagna.
“Durante le riunioni, continua Bisi non si è ovviamente trattato solo delle grandi tematiche generali, ma  di commercializzazione tramite la realizzazione di una efficiente rete di servizi per tutte le imprese singole e associate per concentrare l’offerta ed accrescere il potere contrattuale degli agricoltori, o attraverso la vendita diretta, o tramite accordi con la distribuzione organizzata, ma anche di credito grazie al servizio predisposto da Creditagri, assicurazioni, agroenergie, insomma tutto ciò che serve ad un’impresa per diversificare il suo reddito e guardare al futuro con programmata lungimiranza.
In questo progetto è coinvolta tutta la società civile, infatti agli incontri sono stati invitati anche i rappresentanti di istituti di credito operanti sul territorio, ma pure esponenti delle istituzioni locali e delle strutture cooperative.
I presidenti di sezione e in generale i dirigenti, conclude Bisi, dovranno diventare sempre di più i protagonisti della strategia Coldiretti, calandola sul territorio e contribuendo con azioni e proposte concrete.

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