22 Marzo 2010
COLDIRETTI: SODDISFAZIONE PER IL PERCORSO DI LEGALITÀ NEL SETTORE LATTE

“Trasparenza nel settore del latte italiano e riconoscimento nei confronti di quegli allevatori che hanno agito nella legalità e nel rispetto delle norme. Così il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, commenta alcuni provvedimenti in tema “quote latte”.
Recentemente, infatti, sono state pubblicate le prime sentenze del Tar del Lazio sui circa 30 ricorsi con i quali si impugnavano le comunicazioni dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), finalizzate al versamento ed alla rateizzazione del prelievo supplementare ai sensi della legge n. 33 del 2009.
“Coldiretti, continua Bisi, a differenza di altri, si è costituita in giudizio nei principali ricorsi proposti per chiederne il rigetto, facendo presente l’infondatezza dei motivi prospettati e la distorsione concorrenziale che il contenzioso andava a produrre nei confronti degli allevatori in regola. Le decisioni pubblicate dal Tar del Lazio rappresentano un motivo di grande soddisfazione per la nostra Organizzazione, in quanto la sua partecipazione al procedimento, è stata ammessa proprio perchè “finalizzata a garantire il corretto gioco della concorrenza tra gli operatori del settore”.
Oltre a ciò, la rapidità con la quale il Tar ha affrontato, e risolto, un contenzioso di notevoli dimensioni corrisponde in pieno alla esigenza, ampiamente evidenziata da Coldiretti in giudizio, di evitare una prolungata sospensione delle procedure di recupero dei debiti, suscettibile di danneggiare gravemente la fiducia nelle istituzioni da parte dei produttori in regola. Inoltre è stata integralmente accolta, a conferma della correttezza della posizione assunta in giudizio da Coldiretti, la richiesta di rigetto delle impugnazioni. 
Altrettanto sostanziale e significativo è il rinvio a giudizio pronunciato nei giorni scorsi dal Gup di Milano Cristina Di Censo nei confronti dei rappresentanti legali di due cooperative milanesi e di alcuni produttori di latte, soci delle stesse strutture accusati di aver messo in atto una truffa ai danni di Agea, aggirando la normativa sulle quote latte e appropriandosi così di circa 100 milioni di euro, somme che dovevano finire invece all' erario.
Le truffe, hanno causato finora un 'buco' nelle casse statali di '871 milioni di euro', soldi che lo Stato 'deve comunque versare alla Comunità Europea. Questo è quanto illustrato  in una memoria, depositata nell'udienza preliminare, dal legale di Coldiretti che anche in questa vicenda si è costituita parte civile.
Lo Stato, dunque, e' in credito con l'Unione Europea per quasi 900 milioni di euro, poiché il prelievo supplementare non riscosso, che i presunti truffatori del sistema delle quote latte in questi anni non hanno versato all'erario, deve comunque essere corrisposta all'Ue dallo Stato.
"In sostanza, conclude Bisi, questi atti costituiscono una tappa di fondamentale importanza verso la regolarizzazione del mercato del latte, troppo a lungo pregiudicato da diffusi fenomeni di scarso rispetto, se non di voluta elusione, delle regole.
La nostra Organizzazione, proseguirà in tutte le sedi la propria azione per la tutela della legalità e di una corretta concorrenza a vantaggio della stragrande maggioranza dei produttori che condivide questi valori".

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