15 Marzo 2010
COLDIRETTI PIACENZA: UN PERCORSO DI FORMAZIONE PER IL SETTORE VITIVINICOLO

Il nuovo disciplinare dei vini Doc, le regole approvate recentemente relative alla nuova etichettatura, ma anche la riforma della legge 164 del 1992,  la nuova Ocm e le procedure di Valore Italia, saranno alcuni degli argomenti che verranno analizzati nel percorso dedicato al vitivinicolo.
Queste assemblee formative che Coldiretti Piacenza ha programmato sono rivolte agli imprenditori, con l’obiettivo di approfondire gli argomenti di maggior interesse e necessari per cogliere le opportunità del mercato.
“Ci sono molti aspetti all’interno della normativa, sottolinea il responsabile della commissione vitivinicola di Coldiretti Piacenza Achille Berte’,  che dovranno essere esaminati attentamente perché avranno serie ricadute su uno dei settori cardini dell’agricoltura piacentina e italiana.”
Con circa il 60 per cento della raccolta nazionale di uva destinata a produzioni di vino tutelate da denominazioni è particolarmente importante l’obiettivo di garantire l’elevato livello qualitativo, la sburocratizzazione, la semplificazione amministrativa e la riconoscibilità. L'Italia è il primo produttore mondiale di vino che rappresenta la prima voce dell'export agroalimentare nazionale con 3,6 miliardi di valore delle esportazioni a fronte di un fatturato record di circa 10 miliardi di euro nel 2009.
“In particolare continua Berte’, verranno approfonditi gli aspetti tecnico legislativi riguardanti l’etichettatura, tra le quali si ricorda l’origine e la provenienza dei vini, fortemente chiesta da Coldiretti, che riconosce centralità ai produttori e rende il consumatore consapevole di ciò che acquista. Verranno toccati anche altri temi inerenti il nuovo regime sanzionatorio relativo al potenziale vitivinicolo e alle novità in materia di anidride solforosa. Ma l’argomento principale riguarderà l’iter di approvazione del disciplinare dei Colli Piacentini, con la presa di posizione da parte della nostra Organizzazione in merito all’aumento ingiustificato delle rese di uva in vino, un provvedimento mai proposto nelle richieste di modifica, ne condiviso dagli stessi produttori.”
 “Abbiamo posto, conclude Berte’ la massima attenzione al rilancio del nostro vino “simbolo”, il “Gutturnio”, al fine di pervenire ad una più incisiva identificazione enologica e qualitativa del prodotto, semplificando e riducendo le diverse tipologie previste nel precedente disciplinare. A distanza di quasi un anno, al momento della discussione al Comitato Nazionale Vini, è stato  introdotto un aumento di resa di uva in vino del tutto irrazionale; per il gutturnio, ad esempio è passato dal 70 al 75%, ma innalzamento pare previsto anche per gli altri vini. Per questo motivo Coldiretti Piacenza non accetta tale decisione in quanto rischia di vanificare, sia il percorso di valorizzazione, sia l’eccellenza e la distintività dei vini piacentini. Di conseguenza non appena queste variazioni ingiustificate saranno pubblicate in Gazzetta Ufficiale, il nostro ufficio vitivinicolo, invierà al Comitato Nazionale Vini le opportune obiezioni e ci attiveremo, insieme al Consorzio vini, affinché vengano immediatamente riviste.”
Gli incontri formativi si terranno il 16 marzo a Ponte Dell’Olio, il 17 a Castell’Arquato e il  24 a Pianello Val Tidone; tutti avranno inizio alle ore 9.30 e si svolgeranno nella sala consiglio dei rispettivi Comuni.

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