30 Aprile 2010
COLDIRETTI, INACCETTABILI I TENTATIVI DI PRIVATIZZARE LE RISORSE PUBBLICHE

 

In un momento di difficoltà in cui non si riescono ancora a reperire gli 86 milioni di euro necessari al finanziamento del Fondo bieticolo – saccarifero, sottolinea il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, ci sembra davvero una presa in giro la continua  proposta di  emendamenti volti a trasferire per legge a società private somme destinate alle finalità pubbliche e dunque dei bieticoltori. Somme che occorre invece identificare e recuperare in fretta, come prevede una recente sentenza del Tar.
Ci riferiamo agli emendamenti presentati alla Camera nel corso dell’esame del DL incentivi per privatizzare i fondi di Finbieticola ora Terrae sui quali è correttamente intervenuto il parere di inammissibilità delle Commissioni riunite Finanze e Attività produttive della Camera che stanno esaminando il provvedimento.
La presentazione di questi emendamenti è particolarmente grave ed irrispettosa dei produttori agricoli e delle Istituzioni soprattutto dopo che:
· l’Avvocatura dello Stato ha già espresso il proprio parere sulla “natura pubblica dell’attività svolta dalla Finbieticola e, comunque, le finalità pubbliche poste alla base delle disposizioni comunitarie e nazionali”;
· già in passato la Commissione Bilancio della Camera aveva bocciato emendamenti simili perché ritenuti onerosi per la Stato;
· una recente sentenza del Tar ha già imposto al Ministero delle Politiche Agricole di procedere alla “ricognizione delle somme” destinate al settore bieticolo “oggetto di operazioni illegittime” attuate dalla società Finbieticola (oggi Terrae) e al “conseguente recupero delle somme distratte dalle finalità correlate agli interessi dei bieticoltori”;
· è stata già istituita una Commissione d’inchiesta da parte del Ministero delle Politiche Agricole con funzioni ispettivo contabili per ottemperare alla sentenza del Tar.
Su questa vicenda - sottolinea Bisi - non accetteremo alcuna omissione o scorciatoia o forzatura normativa che possa danneggiare ulteriormente i bieticoltori. Sarebbe una provocazione inammissibile nei confronti degli agricoltori italiani alla quale, in un momento di gravi difficoltà, tutti i produttori non potrebbero non reagire. 
La nostra Organizzazione, durante una recente assemblea nazionale di tutti i bieticoltori di Coldiretti, ha chiesto con forza che la Commissione d’inchiesta proceda velocemente e con la massima trasparenza, per verificare ciò che è da verificare e recuperare le somme “distratte

Qui non è più solo una questione legata al settore bieticolo-saccarifero, conclude Bisi, ma è in gioco la dignità dell’agricoltura italiana, per cui Coldiretti è pronta ad intraprendere ogni iniziativa, ed ogni azione nelle sedi opportune, a tutela degli interessi delle imprese agricole.

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