29 Marzo 2010
COLDIRETTI: ANCHE NEL CASO “FINBIETICOLA-TERRAE”, VINCE LA LEGALITÀ

Dopo la sentenza con cui il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi sulle quote latte, e il Gup di Milano ha rinviato a giudizio due cooperative milanesi per truffe ai danni di Agea, è proprio di questi giorni un’ulteriore pronuncia del tribunale amministrativo che va nella direzione della legalità e trasparenza nel settore dello zucchero.
Un’altra azione per cui siamo davvero soddisfatti, commenta il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi.
Ma che cosa è successo? Il Tar ha accolto il ricorso di un gruppo di agricoltori, (in gran parte Coldiretti) e ha stabilito che i fondi di Finbieticola, la finanziaria dei bieticoltori, successivamente trasformata in Terrae, holding voluta dal presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni, sono di natura pubblica e possono essere destinati solo al settore bieticolo-saccarifero. L’organo amministrativo ha inoltre stabilito che il Ministero delle Politiche Agricole ha 90 giorni di tempo per verificare se queste risorse, circa 250 milioni di euro, siano state utilizzate in modo illegittimo.
Questa la sintesi della vicenda che aveva visto, già lo scorso ottobre una pronuncia dell’Avvocatura dello Stato nella stessa direzione.
Pare che tutto sia  nato, continua Bisi, quando lo zuccherificio del Molise, ha chiesto aiuti alla Finbieticola Spa, la quale ha ritenuto controproducente finanziare oltremodo una realtà destinata, (a parer suo) a fallire a causa della difficile situazione di mercato e dell’insufficiente produzione di bietole. La protesta di questa regione è arrivata fino all’Avvocatura dello Stato dove si è messo in discussione non tanto la “convenienza”, se dare o meno le risorse allo zuccherificio del Molise, quanto la legittimità sulla gestione dei fondi da parte di Finbieticola.
“I fatti non lasciano spazi a dubbi o interpretazioni, sottolinea Bisi, semplicemente alcune organizzazioni agricole sottraggono fondi pubblici, soldi degli agricoltori per investirli nel sistema bancario; questa sembrerebbe la finalità della holding Terrae, una società con progetti focalizzati su bioenergie e altri servizi, presieduta fin dalla sua costituzione da Vecchioni.
A sostegno dei bieticoltori ricorrenti, riuniti nei giorni scorsi a Palazzo Rospigliosi, ribadisce Bisi, vogliamo esprimere forte apprezzamento e piena fiducia nell’azione della Commissione istituita dal Ministero delle Politiche Agricole con funzioni ispettivo contabili per ottemperare alla sentenza del Tar. I ricorrenti, in un momento di particolare difficoltà del settore, anche a nome dei numerosissimi bieticoltori italiani che si ritengono parte lesa per le “somme distratte dalle finalità pubbliche”’, hanno deciso di convocare una grande Assemblea di tutti i bieticoltori italiani per dare avvio ad una serie di iniziative tese a sostenere l’ emersione della verità nell’interesse dell’intera agricoltura italiana.
L’unità per vincere a cui molti oggi si appellano, conclude Bisi, può diventare un valore vero solo se frutto di un forte atto di coraggio e coerenza. Il coraggio di denunciare i bari e la coerenza di stare dalla parte che si dice di rappresentare, il coraggio di prospettare un progetto vero e la coerenza di saperlo portare avanti.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Approfondisci

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi