In buona parte l’economia di Piacenza vive – ha affermato il presidente provinciale di Coldiretti Marco Crotti - intorno alla produzione di pomodoro e il pomodoro, così come le altre produzioni, ha fortemente bisogno di acqua. Lo scorso anno noi lo abbiamo capito davvero, trovandoci a fronteggiare la siccità, che era gravissima ed era reale, con le nostre dighe rimaste vuote.
In termini mediatici – ha sottolineato Crotti - la siccità così devastante nel 2017 ci ha consentito di creare l’emergenza e noi abbiamo sollevato un problema, che comunque rappresenta una criticità da anni: la mancanza di acqua, le nostre richieste di deroga al deflusso minimo vitale e il conflitto tra agricoltura e ambiente. L’anno scorso nella disgrazia, l’emergenza ha in parte sedato proprio questo storico conflitto e lo ha fatto quando in uno dei confronti più tesi avvenuti in Prefettura tra i comuni della Val d ‘Arda, il Consorzio di Bonifica e le associazioni degli agricoltori, è stato messo in luce come la diga di Mignano, nata per finalità irrigue, era fondamentale per dare da bere ai cittadini di otto comuni della vallata.
Dobbiamo quindi essere consapevoli che l’acqua non è solo un problema del mondo agricolo, ma di tutti. Significa che dighe e invasi sono a beneficio dell’intera collettività. Gli agricoltori fanno grossi sforzi anche in termini economici per risparmiare le risorse idriche, sono continuamente esposti a costi e rischi, che il mercato in buona parte non riconosce.
LE PROPOSTE DI COLDIRETTI
Credo – ha concluso Crotti - che nel Piacentino ci sia davvero la necessità di realizzare in tempi brevi la traversa di Mirafiori (Rivergaro), opera di cui si parla da troppi anni e che è necessaria per esigenze agricole e ambientali. Abbiamo bisogno anche di un nuovo invaso, in Val Nure, l’unica a non averne. Questi due interventi rappresenterebbero un’importante ricchezza per il territorio.