22 Luglio 2013
“ACCOGLIERE LA DIFFERENZA, TEMERE L’INDIFFERENZA”: COLDIRETTI PARTECIPA IN NOME DELL’INTERCULTURALITA’

“Se c’è qualcosa da temere è la paura stessa, il terrore sconosciuto, immotivato e ingiustificato che paralizza. Dobbiamo sforzarci di trasformare una ritirata in un’avanzata” affermava Roosevelt nel 1933 al discorso inaugurale e l’ha ben impresso Coldiretti che quest’anno collaborerà per la realizzazione della settimana della mondialità, un progetto educativo e formativo arrivato ormai alla sua IV edizione, proposto dall’Associazione A Gonfie Vele, dalle parrocchie di Pontenure e Roveleto e dalla fondazione PIME.

Il progetto, il cui motto è “Accogliere la differenza, temere l’indifferenza”, è riconosciuto e patrocinato dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dalla Regione Emilia Romagna e dalla nostra Provincia. Il culmine dell’iniziativa sarà raggiunto in questa settimana, fino al 28 luglio, durante la quale verranno ospitati circa 130 ragazzi di età compresa tra i 16 e 19 anni, provenienti da Italia, Palestina, Israele, Egitto, Polonia, Bosnia e Romania. L’obiettivo di questo progetto educativo è insegnare la gioia del conoscere il diverso, apprezzarlo e condividere le proprie esperienze e prospettive, liberi dalla paura di ciò che non si conosce ma anzi sviluppando curiosità e apertura verso il mondo. Insomma un vero progetto di interculturalità che supera il multiculturalismo che, invece, non individua relazioni tra identità e permette un dialogo limitato e debole tra le stesse. I ragazzi provenienti dai Paesi nei quali i giovani vivono conflitti sociali, politici e religiosi potranno confrontarsi con i ragazzi italiani su tematiche come la situazione giovanile di ciascun paese, il modo di concepire l’istruzione, la religione, la famiglia, il ruolo della donna e le prospettive per il futuro.
“Le differenze devono essere valorizzate e non motivo di paura, sostiene il presidente Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, per questo motivo siamo lieti di partecipare a questa iniziativa benefica e ringraziamo la dottoressa Giuliana Rapacioli, presidente dell’Associazione A Gonfie Vele, per averci coinvolto. Si tratta di un momento formativo, attraverso il quale possiamo promuovere gli ingredienti per il piatto più semplice e gustoso che ci ha resi famosi nel mondo: la pasta al pomodoro, base della cucina mediterranea e piacentina come pietanza ricca di licopene e a basso indice glicemico. Offriremo ai ragazzi la pasta Ghigi 100% italiana, dal grano al know-how, e il pomodoro, simbolo della produzione agricola della nostra provincia, per condividere con loro la nostra tradizione, il nostro amore per la terra e il nostro modo di essere agricoltori italiani. Crediamo fortemente, e il progetto Campagna Amica ne è la prova tangibile, prosegue Bisi, che lo scambio possa partire anche dalla tavola, da un piatto simbolo della nostra territorialità nel mondo”.
“Conoscere e valorizzare le differenze per poi portarle nel mondo, aggiunge Massimo Albano direttore di Coldiretti Piacenza, è un concetto affrontato recentemente anche dal nostro presidente Nazionale Sergio Marini. La differenza non deve spaventare ma deve renderci più forti e sicuri, perché è attraverso questa che possiamo rispettare la nostra identità e quella altrui. In un mondo libero dalla paura di ciò che non si conosce, si potrà tornare a crescere, valorizzando ciò che ognuno ha di più distintivo. Il nostro Paese ha la grande fortuna di poter contare su tradizioni enogastronomiche che negli anni sono diventate eccellenze stimate a livello internazionale. L’Italia è la culla della cultura, dell’arte e del buon cibo, con il progetto Campagna Amica non facciamo altro che seguire la strada già segnata dalla nostra storia e dalla nostra natura, stiamo tornando quindi a far conoscere l’Italia delle differenze, l’Italia delle tradizioni, l’Italia delle relazioni”.

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