27 Marzo 2021
Coldiretti, costruiamo un futuro con una solida filiera al centro

Il presidente Agnelli: è essenziale garantire la redditività degli agricoltori dando risposte ai cittadini

È passato ormai più di un anno da quando l’Italia ha incominciato il suo primo lockdown per contenere l’emergenza sanitaria che ci colpisce duramente ancora oggi. La pandemia ha reso evidente quanto sia necessaria un’agricoltura sana, in grado di garantire ai cittadini cibo fresco e di qualità: l’auspicio di Coldiretti è che non vada sprecata questa consapevolezza che il Covid, a carissimo prezzo, ci ha dato. Il rischio maggiore, in questo momento, è quello di rimanere immobili, sordi al cambiamento, e non accogliere le richieste sempre maggiori di cibo italiano di qualità da parte della popolazione.

Grazie a più di vent’anni di battaglie per sensibilizzare i cittadini italiani sull’importanza della sicurezza alimentare e della trasparenza sull’origine dei prodotti, la nostra organizzazione ha svolto un ruolo chiave nella diffusione della consapevolezza della qualità del cibo che portiamo sulle nostre tavole. Una consapevolezza che è stata accelerata proprio dalla pandemia: ora dobbiamo organizzare un mercato equilibrato che permetta di dare risposte concrete ai cittadini e creare la giusta redditività per le imprese. Senza la redditività per gli agricoltori, infatti, non può esserci futuro. Per questo Coldiretti si fa promotrice di un modello di futuro in grado di realizzare una filiera strutturata e complessa, in cui il comparto agricolo funzioni da cardine e catena trainante.

Non ci possiamo permettere di sacrificare la redditività delle imprese sull’altare della concorrenza: se le imprese agricole vengono marginalizzate, non può esserci futuro per l’agricoltura. Per questo, la nostra organizzazione ha particolarmente apprezzato la scelta del presidente statunitense Joe Biden di riconoscere il 23 marzo come Giornata nazionale dell’agricoltura: un provvedimento importante, che riconosce il ruolo strategico di chi produce cibo, coltivando la terra e allevando animali,  per garantire i rifornimenti alimentari alle famiglie anche nel pieno dell’emergenza Covid.

L’imperativo, dunque, è quello di capitalizzare ciò che il Covid ci ha insegnato: c’è una straordinaria richiesta di cibo italiano fresco, sano, di qualità, a cui possiamo e vogliamo dare risposta. Ecco, quindi, che l’agricoltura esprime pienamente il proprio carattere strategico per il futuro, nel quale si aprono scenari importanti. I fondi europei in arrivo dovranno essere il punto di partenza per un nuovo concetto di agricoltura che abbia al centro la filiera, fulcro di interessi comuni.

Secondo la nostra organizzazione è essenziale ridisegnare una panoramica del comparto agricolo con lo scopo di valorizzare l’agricoltura, salvaguardare l’ambiente e tutelare la salute dei cittadini. In questo senso, riteniamo che il progetto Consorzi Agrari d’Italia (Cai), una piattaforma nata per la protezione, lo sviluppo e il futuro delle imprese agricole, sia la risposta più giusta alle esigenze dei nostri soci. Solo attraverso un progetto strutturato, in grado di unire tutti gli attori della filiera per ottimizzare il costo delle materie prime e valorizzare la redditività aziendale, sarà possibile realizzare il futuro che vogliamo: un futuro fortemente radicato nell’agricoltura, con una solida filiera al centro.

Ugo Agnelli
Presidente di Coldiretti Piacenza

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Approfondisci

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi