Il gruppo di lavoro voluto da Coldiretti per sostenere e valorizzare un settore significativo del nostro territorio come quello degli ovicaprini si è riunito nei giorni scorsi per fare il punto sui risultati raggiunti in questi primi mesi di lavoro e sul lavoro che si potrà fare nei prossimi mesi.
Ottimi risultati per la rete organizzata della vendita della lana, “Questa operazione, afferma infatti Antonio Nieddu, vice presidente della commissione, sarebbe risultata impossibile con i quantitativi delle singole aziende, invece aggregandoci abbiamo trovato uno sbocco interessante che ci permette al contempo di evitare l’ulteriore esborso dello smaltimento”. “E’ un primo passo, afferma poi il coordinatore della commissione Fabio Perino, per trovare soluzioni concrete a problematiche del settore facendo sistema, segno che il confronto su questioni comuni, promosso da questa commissione porta effettivamente a raggiungere risultati interessanti.”
Un'altra tematica affrontata è stata quella con cui gli allevatori si trovano a dover fare i conti ogni giorno e che rischia di minare la sopravvivenza degli allevamenti e con essi di un pezzo fondamentale della nostra economia e delle nostre tradizioni: ovvero i danni da fauna selvatica.
“Sul fronte dei risarcimenti, afferma Niccolò Lavezzi, presidente della Commissione Ovicaprini, dei passi in avanti sono stati fatti. Grazie al lavoro svolto dalla commissione infatti e al dialogo aperto con la Provincia, sono state modificate le tariffe di risarcimento per i capi predati, allineandole su un più realistico valore.”
Visto in modo positivo anche il piano arrivato dalla Regione per prevenire gli attacchi di lupi e ibridi al bestiame con il quale sono stati stanziati dei fondi per finanziare l’acquisto di cani da guardia addestrati e di materiale di protezione, come recinzioni e dissuasori.
“Un bel segnale, commenta Perino, che dimostra la volontà della Regione di tutelare gli allevatori anche se servirebbe un piano per risolvere il problema degli ibridi con la loro sterilizzazione utile per salvaguardare non solo il reddito aziendale ma anche la specie lupo. Affrontare il problema che mette costantemente a rischio gli allevamenti soprattutto delle zone più disagiate dove l’abbandono delle attività agricole diventa un rischio per tutta la collettività, è di primaria importanza.”
A Piacenza il progetto, portato avanti dalla Provincia e al quale Coldiretti aderirà, prevede l’analisi delle aziende agricole, da parte di un esperto in campo di prevenzione dei danni da animali selvatici, che troverà soluzioni ad hoc, personalizzate sulla base delle caratteristiche aziendali.
“Aderiremo a questo progetto, conclude poi Lavezzi, fornendo all’esperto che valuterà le esigenze di protezione delle nostre aziende la massima collaborazione per poter migliorare la situazione e trovare una soluzione che permetta questa convivenza forzata senza portare gli allevatori all’abbandono dell’attività. Ricordiamoci che far morire un allevamento, vuol dire oggi far morire la nostra montagna già martoriata dal dissesto idrogeologico del quale siamo stati tutti testimoni anche in quest’ultimo periodo. Ci auguriamo che con questo progetto di prevenzione si possa dunque riuscire a migliorare la situazione, per il bene di tutti, non solo il nostro.”
Nella foto la Commissione Ovicaprini riunita presso la sede provinciale Coldiretti.
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Martina Azzali
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