25 Ottobre 2012
COLDIRETTI: CON LE NUOVE NORME SUI PAGAMENTI FINALMENTE TRASPARENZA NEI CONTRATTI

L’entrata in vigore delle nuove norme che intervengono per riequilibrare il potere contrattuale lungo la filiera agroalimentare tra distribuzione e produttori e che prevedono il rispetto dei termini di pagamento non devono rappresentare un alibi per la parte acquirente a rivedere al ribasso i compensi che spettano ai produttori. Sarebbe questo un atto gravissimo che denunceremo con tutta la nostra forza”. E’ quanto sottolinea  il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi rispetto all’entrata in vigore, il 24 ottobre, delle nuove regole previste dal decreto legge sulle liberalizzazioni.
L’articolo 62 ed il relativo decreto applicativo sulla cessione dei prodotti agricoli e alimentari, ribadisce Giovanni Morini, responsabile economico di Coldiretti Piacenza, hanno il merito di qualificare determinati comportamenti come illeciti a prescindere dalla dimostrazione della “posizione dominante” o dello “stato di dipendenza economica” che si è rivelata nei fatti quasi impossibile.
“E’ molto positivo, in particolare, precisa Morini, che le nuove disposizioni considerino pratica commerciale sleale le condizioni contrattuali che determinano “prezzi palesemente al di sotto del costo di produzione medio” dei prodotti agricoli. Si tratta di un principio, aggiunge il responsabile economico di Coldiretti, che trova sostegno nel recente regolamento comunitario sui rapporti contrattuali nel settore del latte laddove si evidenzia che bisogna risolvere il problema della trasmissione del prezzo lungo la filiera, in particolare per quanto riguarda i prezzi franco azienda, “il cui livello non evolve generalmente in linea con l’aumento dei costi di produzione”.
Esprimiamo un giudizio positivo, continua Bisi, sul fatto che la normativa richieda l’obbligatorietà della forma scritta dei contratti di cessione e della presenza di elementi essenziali in vista della realizzazione dei principi di trasparenza, correttezza e lealtà commerciale e che fissi dei termini di pagamento legali, trenta o sessanta giorni dal ricevimento della fattura che, a differenza di prima, sono tolti dalla disponibilità contrattuale delle parti. Per noi, prosegue il presidente, è un passaggio epocale e rappresenta una vera e propria rivoluzione culturale. Con questa norma i nostri imprenditori agricoli saranno maggiormente tutelati e non dovranno più essere in balia delle lunghe tempistiche di pagamento di molti acquirenti che approfittavano della nostra “debolezza” per applicare tempi biblici. Si può dire che molto spesso rappresentavamo “una fonte di finanziamento” per gli acquirenti.Finalmente con l’articolo 62 tanti problemi possono essere superati”.
Le nuove norme introdotte dall’art.62, conclude Bisi, devono essere applicate da subito, ma con intelligenza. Se necessario, potranno essere previste delle norme tecniche in grado di oliare gli ingranaggi del provvedimento. Ovviamente invitiamo gli imprenditori agricoli che devono stipulare contratti e vendere prodotti a contattare gli uffici Coldiretti per approfondire gli aspetti tecnici necessari.

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