Il presidente Agnelli: «Cai, una piattaforma per rafforzare le filiere e dare valore ai loro prodotti»
Risolvere le criticità delle imprese, garantire loro una maggiore redditività e far sì che continuino a fornire cibo di qualità ai cittadini: queste le principali direttrici su cui sta lavorando Coldiretti Piacenza. «A garanzia di una solida redditività – afferma il presidente Ugo Agnelli – riteniamo fondamentale la riduzione dei costi a carico degli agricoltori, l’aumento delle possibilità di vendita e il potenziamento di progetti e accordi in grado di valorizzare la vivacità economica delle filiere».
Secondo Coldiretti Piacenza sono molteplici le sfide che il settore agricolo si troverà ad affrontare nell’immediato futuro: «Innanzitutto la necessità di sfruttare appieno i vantaggi dell’innovazione, anche e soprattutto in un’ottica di sostenibilità», sottolinea Agnelli. «Ma è altrettanto importante evitare di essere schiacciati dallo strapotere delle poche multinazionali dei mezzi tecnici». Alla luce di queste sfide, come valorizzare il reddito delle imprese fornendo garanzie sempre maggiori ai cittadini? Secondo Coldiretti la risposta sta nella capacità di rivedere l’assetto attuale del comparto attraverso una piattaforma unitaria di supporto al sistema agricolo e agro-industriale italiano. «Il progetto Cai (Consorzi Agrari d’Italia) garantirà alle aziende agricole un’unica centrale di acquisto, il che si tradurrà in costi minori», evidenzia il direttore di Coldiretti Piacenza Claudio Bressanutti. «Si tratta di una piattaforma che, grazie alle economie di scala, offrirà mezzi tecnici ai produttori a prezzi più convenienti e sarà pronta a ritirare i prodotti alle imprese agricole impegnandosi nella loro trasformazione, per accrescere il valore che può derivare dalla commercializzazione diretta di quegli stessi prodotti trasformati».
Un recupero delle filiere che passa necessariamente dalla dimensione della sostenibilità, declinata in quattro aspetti che Coldiretti ritiene cruciali: l’accesso alle nuove soluzioni nel campo delle sementi e dei fertilizzanti, l’apporto delle innovazioni nel campo delle attrezzature agricole e dell’agricoltura di precisione, l’apertura a nuove soluzioni nell’impiantistica di irrigazione e lo sviluppo di piattaforme di analisi dei dati. «Il tutto reso possibile da una realtà di respiro nazionale, che garantirà al contempo un’autonomia e un ruolo strategico sui territori alle realtà locali», chiarisce Bressanutti.
«Il progetto è aperto a tutti e va a vantaggio dell’intero Paese, grazie alle solide garanzie che fornisce a imprese e cittadini», afferma Agnelli. «Ci troviamo a operare in uno scenario difficile, in cui i sistemi di produzione di beni e servizi si trovano ovunque in grande difficoltà. Le imprese agricole sono chiamate a uno sforzo straordinario per la tutela del Paese: devono infatti superare tutte le difficoltà che condividono con il sistema imprenditoriale in generale, garantendo al tempo stesso la produzione e la distribuzione efficiente di cibo alla popolazione, che rimangono asset strategici fondamentali per il nostro Paese».
La piattaforma, secondo Coldiretti, avrà un ruolo di primo piano anche in merito ai fondi del Recovery and Resilience Facility in arrivo, per i quali si solleva il problema della distribuzione ottimale dei finanziamenti e degli aiuti a imprese e filiere. «Si tratta di un’occasione che non dobbiamo perdere: è essenziale che questi fondi arrivino e siano distribuiti in maniera adeguata», commenta Bressanutti. «Il nostro progetto consentirà di organizzare al meglio l’operatività delle risorse economiche destinate all’agricoltura italiana, evitando che parte di questa ricchezza non venga distribuita e favorendo la collocazione ottimale degli aiuti, sempre nell’interesse generale dell’agricoltura e del Paese».