Danni alle colture nella zona tra Fiorenzuola D’Arda e Castell’Arquato
Una violenta grandinata ha colpito le zone di San Protaso e Baselica in comune di Fiorenzuola e la zona limitrofa ai Doppi in comune di Castell'Arquato al confine con San Protaso dove ha causato danni ingenti alle coltivazioni. Lo dice Coldiretti Piacenza a proposito della precipitazione improvvisa che ha colpito il Nord Italia e che nella nostra regione, a macchia di leopardo, si è abbattuta sui comuni della bassa danneggiando tutte le colture ed in particolare soia, vite, ortaggi, cipolle, pomodori, angurie e mais.
È presto per tracciare un bilancio, ma – fa sapere Coldiretti Piacenza – i dieci minuti di grandine di oggi hanno certamente causato nuovamente danni : sono in corso di valutazione i danni e le altre zone colpite dove la violenza della perturbazione ha causato notevolissimi danni.
«Avevamo iniziato il raccolto questa mattina e una tromba d’aria seguita da grandine ha scoperchiato tutte le reti e i teli che dovevano proteggere le angurie piegando le serre su se stesse >> commentano Paola Gamberoni insieme al marito Fabio Filippini dell’Azienda Gusto Puro con sede a Baselica in comune di Fiorenzuola D’Arda << una buona parte del raccolto è stata compromessa e ora cerchiamo di salvare il possibile >> conclude.
Come succede spesso anche in Condifesa sono state numerosissime le telefonate per denunciare i danni subiti e i tecnici già nelle prossime ore saranno fuori per quantificarli << Questi eventi colpiscono il nostro lavoro con maggior intensità e frequenza, in questa fase le colture sono già pronte per la raccolta, dispiace vedere il duro lavoro di mesi andare in fumo>> dichiara il presidente di Condifesa Gianmaria Sfolcini. << Anche per questa campagna attiveremo tutte le procedure utili al risarcimento completo dei danni subiti dai nostri associati che dal punto di vista economico sono tranquilli perché saranno liquidati pienamente >> conclude Sfolcini.
L’agricoltura – conclude Coldiretti regionale – è l’attività colpita più di tutte e dove hanno causato una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio.