<<Per il rilancio occorre investire in nuove attività per il cliente : dal tour gastronomico e servizi alla persona >>.
Sono 33,5 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza per almeno qualche giorno nell'estate 2021 che fa registrare una sostanziale stabilità nelle partenze rispetto allo scorso anno (-1%). È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe', dalla quale si evidenzia che a pesare sono nell'ordine le difficoltà economiche, la paura del contagio ed i timori per il futuro. Gli italiani dunque scelgono un turismo di prossimità piuttosto che allontanarsi dalla propria casa, preferendo un luogo che sia più simile all’accoglienza e all’ospitalità di casa propria piuttosto che trovarsi in un paese straniero.
<< A livello di numeri e prenotazioni non ci siamo allontanati dalla percentuale dell’anno scorso, non mancano gli stranieri ma ovviamente la questione dell’introduzione dell’obbligo sul green pass nei ristoranti non aiuta dato che il rilascio è ancora molto lento>> commenta Paolo Oddi. Gli agriturismi sono tra le prime scelte dei nostri cittadini, gettonati anche per la ricerca di cibo e vino del nostro territorio, per delle vacanze a 360° Made in Italy. << Il cambiamento più rilevante rispetto anche a 2 anni fa, sta nel fatto che la clientela se prima prenotava per il weekend ora prenota per periodi più lunghi>> spiega Paolo Oddi << tutto questo impone alle nostre strutture di proporre qualcosina in più, dovendo promuovere nuove attività per intrattenere il cliente. Investiamo quindi in nuove attività dal tour gastronomico a quello fitness o collaborazioni con associazioni, permettendoci di sviluppare i nostri servizi, anche se con la mancanza di personale diventa difficile>>.
Possiamo sostenere che la ristorazione, insieme all’alberghiero sono stati i settori tra i più colpiti durante la fase pandemica. Ma c’è chi è riuscito a fronteggiare positivamente la crisi << Le richieste erano numerosissime, ed in alcuni casi facevamo fatica a soddisfare la clientela dovendo alcune volte rifiutare la prenotazione>> dichiara Marta Ferrari Consigliere di Terranostra, proprietaria dell’Agriturismo L’oca D’oro a Ziano Piacentino. Con un target abbastanza vario, gli agriturismi piacentini, soprattutto in Val Tidone e Val Trebbia, hanno visto parecchia mobilitazione di cittadini che dalla città si trasferiscono in campagna. <<I prodotti che i clienti si trovano in tavola sono quindi 100% Made in Italy e naturali, nessun diserbante o prodotto chimico viene utilizzato per le coltivazioni – dichiara Marta – piantando colture in base alla stagionalità offrendo al cliente la tipica ospitalità contadina>>.
Cibo, feste, mercati ed eventi sono le attività che maggiormente gli agriturismi, associati a Coldiretti, approvano in questo periodo cosi delicato. Un tassello importante è proprio la riscoperta delle nostre valli e ritornare con quella voglia da parte del cittadino di rivivere una realtà più semplice ma gratificante, promuovendo tour gastronomici in cui assaporare i prodotti locali, la ricerca dell’aria aperta e della nostra campagna con una cucina contadina che propone prodotti a km0 che non ha nulla a che vedere con un menù da ristorante.
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